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A scuola di programmazione

Nelle scorse settimane abbiamo inaugurato un ciclo di post partendo da un interrogativo e cercando di esaminare alcune realtà che stanno pian piano innovando la scuola e in generale l’educazione, anche quella impartita dai genitori tra le mura domestiche.

Abbiamo ritenuto opportuno, introducendo il concetto di digitale nella scuola, fare una premessa: prima ancora di saper utilizzare degli strumenti tecnici digitali, è importante possedere delle competenze di sfondo che ci consentano di comprenderli appieno, ed essere consapevoli del concetto di cittadinanza digitale.

Una volta poste queste solide basi, l’approccio all’uso delle tecnologie potrà essere più sereno: il fatto che i nostri figli utilizzino smartphone, tablet e pc non sarà più visto solo come una minaccia, ma come un vantaggio. Il loro, infatti, sarà un orizzonte totalmente caratterizzato dall’uso della rete, perciò è importante insegnare loro ad utilizzarla nel modo corretto.

La scuola digitale

Il Piano Nazionale per la Scuola Digitale, di cui potete scaricare un brevissimo compendio qui, prevede una serie di misure proprio per incentivare l’introduzione del digitale nelle classi scolastiche.

Alcune sono misure infrastrutturali, come l’ampliamento dell’accesso alla rete e l’estensione della banda larga, o la creazione di un’edilizia innovativa che contempli arredi e ambienti digitali per la didattica, tra cui rientrano i famosi Atelier Creativi.

Altre riguardano la formazione e la didattica, come l’introduzione del pensiero computazionale e dell’insegnamento del coding (ovvero della programmazione) all’interno delle ore curricolari.

Ma perché insegnare questa materia ai ragazzi? Ci sono almeno 10 buoni motivi per farlo, vi rimandiamo a questo interessante articolo per scoprirli tutti!

E se nella scuola di mio figlio non fossero ancora attrezzati?

Lo sappiamo: spesso tra direttive ministeriali e la realtà pratica c’è una distanza che rende impossibile attuare progetti sulla carta belli ed importanti. E allora come fare?

In realtà ci sono tante iniziative extrascolastiche che possono introdurre i nostri bambini alla programmazione, e non solo a quella. Vediamone alcune:

I Coderdojo

CoderDojo è un movimento no-profit internazionale nato in Irlanda nel 2011 con lo scopo di avvicinare le persone all’informatica attraverso la realizzazione di club di programmazione gratuiti. Il nome deriva dall’unione delle parole coder, cioè programmatore, e dojo, la palestra giapponese in cui si praticano le arti marziali.

 Wikipedia

In Italia sono molte le città in cui queste realtà sono presenti. Vi rimandiamo al sito italiano dell’organizzazione per conoscere tutte le date e gli eventi in programma nelle varie sedi sul nostro territorio.

Codemotion Kids

Codemotion Kids è la prima accademia privata di coding, robotica, prototipazione elettronica e design. Basandosi su una metodologia creata al MIT di Boston, sviluppa percorsi didattici indirizzati a tre fasce d’età differenti: bambini tra gli 8 e i 10 anni, preadolescenti nella fascia 11-13, ragazzi dai 14 ai 18 anni.

I loro corsi si svolgono a Roma, Milano, Torino, Modena, Bologna, Trento, Verona e Genova.

Sono un’occasione per chi, avendo magari sperimentato per la prima volta il coding durante un Coderdojo, volesse approfondire questa esperienza.

I FabLab

Un fablab (dall’inglese fabrication laboratory) è un laboratorio dotato di macchinari ed attrezzature digitali come stampanti 3D, laser cutter ed altri, che consentono di realizzare piccoli progetti destinati ad un uso privato. Sono la culla della cultura dei Maker e sono sempre più diffusi, nelle piccole come nelle grandi città.

E se volessi provare a casa?

Con un po’ di buona volontà, se già siete in possesso di una buona conoscenza informatica di base e avete dimestichezza con queste tematiche, anche voi genitori potete trasformarvi in docenti per i vostri bambini. Gli strumenti non mancano, e sono adatti a varie fasce d’età, anche ai piccolissimi.

Un piccolo elenco di tool per insegnare ai vostri figli la programmazione con un approccio ludico e divertendovi con loro, lo trovate qui.

Se poi vi serve un programma didattico, provate a seguire questo corso online gratuito. È pensato per una classe, ma se decideste di farlo insieme a vostro figlio e ad alcuni suoi amichetti, non sarebbe forse ancor più divertente?!?

Vi salutiamo, ora, con un video. In inglese, ma vi basterà inserire i sottotitoli in italiano e potrete seguirlo ancora con più gusto!

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